Sgravi fiscali

La Lega fa gli sgravi: sono 12.5 punti di moltiplicatore per la Città di Locarno

(pubblicato in La Regione, 23 febbraio 2013)

Pagare meno tasse? Certamente attrattivo, chi non lo vorrebbe? Ma attenzione ai possibili effetti boomerang, ben presenti – purtroppo – nell’iniziativa fiscale in votazione il prossimo 3 di marzo.

Il primo, senz’altro il più clamoroso, sta nel fatto che 22’000 famiglie con redditi medio-bassi sarebbero addirittura confrontate con un aumento – anche del 10% – delle imposte.

Il secondo, il più squilibrato, è dato dal fatto che solo poche aziende beneficerebbero della rinuncia a prelevare l’imposta sul capitale delle persone giuridiche se l’impresa paga l’imposta sull’utile: più della metà dello sgravio andrebbe a favore di sole 48 aziende, mentre più della metà delle quasi 23’000 aziende attive in Ticino non beneficerebbe di nessuno sgravio.

Il terzo, il più paradossale, è che ad approfittare di un nutrito sgravio – una ventina di milioni – sarebbero quegli stessi frontalieri che tanto infastidiscono i promotori dell’iniziativa, vale a dire la Lega dei Ticinesi.

Il quarto, il più evidente, è l’ingente riduzione delle entrate fiscali, quantificata a 341 milioni, 191 per il Cantone e 150 per i Comuni: delle perdite insostenibili che obbligherebbero gli Enti pubblici a procedere a drastici tagli alle prestazioni o, nel caso dei Comuni, a un possibile e considerevole aumento delle imposte comunali. Prendiamo quale esempio il capoluogo della nostra regione, Locarno: qualora si volessero compensare le perdite causate dall’iniziativa, si dovrebbe procedere a un aumento di 12,5 punti percentuali – da aggiungere all’ancora freschissimo +3% – del moltiplicatore comunale. La stima di minor gettito – una cifra peraltro sottostimata in quanto non contempla gli effetti legati all’introduzione del computo dell’imposta sull’utile nell’imposta sul capitale – si aggira infatti per la sola Città di Locarno attorno a 4.5 milioni l’anno, più precisamente 4’515’414, suddivisi in 2’218’648 di imposta sul reddito, 318’241 di imposta alla fonte e 1’978’525 di imposta sull’utile.

Di principio sì agli sgravi, ma non così: in fondo, al boomerang ho sempre preferito il frisbee.

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