Aggregazioni sponda sinistra

L’aggregazione: uno strumento a favore della progettualità

(La Regione, 22.9.2011)

Nell’attuale dibattito sull’aggregazione dei Comuni della sponda sinistra della Maggia ci si sofferma spesso sulla questione della « progettualità », uno degli obiettivi della fusione secondo i favorevoli, elemento invece assente – a dire degli scettici e dei contrari all’unione dei sette enti locali – nel progetto di aggregazione elaborato dalla Commissione di studio.

Certo, sono ben coscio del fatto che la problematica delle aggregazioni comunali abbracci più aspetti, ma ciò che mi preme sottolineare è come l’aggregazione non sia un fine e men che meno la medicina immediata per tutte le difficoltà che riscontra il nostro comprensorio, ma piuttosto uno strumento al servizio degli enti pubblici e degli attori che determinano la vita politica della regione: uno strumento che, se concretizzato, può concorrere a creare maggiori e migliori premesse per lo sviluppo economico e sociale del Locarnese. Unirsi in un unico nuovo Comune, infatti, è un modo non solo per creare quell’architettura istituzionale affinché i progetti regionali – come la Casa del Cinema o il Centro congressuale – e le opere comuni – come il rifacimento di strade o la valorizzazione della Rivalago – possano concretizzarsi senza dover attendere i lunghi tempi che il coordinamento fra le varie autorità necessita, ma anche per concentrare razionalmente le risorse dotandosi della possibilità di procedere a investimenti che altrimenti non potrebbero esser eseguiti dai singoli Comuni, se non tramite eccessivi o improbabili indebitamenti.

L’aggregazione è inoltre uno strumento per dotare il Locarnese di una voce unica e soprattutto autorevole, affinché questa venga ascoltata e rispettata non solo dalle altre regioni, ma anche dalle autorità cantonali e federali. Oggigiorno, il Cantone o la Confederazione possono rivolgersi rapidamente ed efficacemente alle nuove città di Lugano e Mendrisio, le quali dimostrano di avere una notevole forza contrattuale: cosa che, purtroppo, per il Locarnese non avviene. Il risultato è semplice: rimanere frammentati significa privarsi della possibilità di imporsi quando si tratta di difendere gli interessi della propria regione o di conquistare opportunità utili allo sviluppo regionale.

Come detto le idee nel Locarnese non mancano, si possono anzi ritrovare nel progetto di aggregazione, nel piano d’agglomerato e nello studio strategico, nei quali figurano fondamentali spunti e visioni per lo sviluppo della nostra regione: tocca ora ai cittadini dotarsi di un utile strumento che ne possa favorire e
incoraggiare la realizzazione.

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