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PINI NICOLA

Le Valli a Falò e Temps présent

Ieri sera a Falò – con il giornalista Michele Galfetti e il Sindaco di Acquarossa Odis Barbara De Leoni, e basandoci su dei servizi di Antonio Ferretti – abbiamo parlato del futuro delle nostre valli, delle strategie e delle misure messe in atto – ad esempio quelle di Onsernone020, di cui sono il responsabile – per invertire la tendenza allo spopolamento e rilanciare queste zone periferiche…

…guarda la puntata di Falò

Recentemente anche “Temps present” della TSR si è interessata al nostro lavoro in Valle…

…guarda uno spezzone di Temps Présent

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Una nuova banca dati sui film ambientati in Ticino

Oggi la Ticino Film Commission – insieme a Dipartimento finanze ed economia, Ticino Turismo, Università della Svizzera Italiana e il progetto Oltreconfini – ha presentato una banca dati con tutti i film girati in Ticino 📽🔴🔵 Uno strumento in più per mostrare il potenziale del nostro territorio quale set cinematografico: un potenziale anche economico che la Ticino Film Commission, con i suoi servizi e i suoi incentivi, cerca di attivare e sviluppare! 

Consulta la banca dati dei film girati in Ticino

Consulta la pagina di Ticino Turismo

Leggi il comunicato stampa della conferenza stampa

Guarda la presentazione della conferenza stampa

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Prima la formazione!

Prima i nostri è un obiettivo, non uno strumento. E fra gli elementi per raggiungerlo (non il solo) vi è la formazione. Se la metà dei giovani in assistenza non dispone di un diploma secondario, come sperare che trovino un lavoro?

Si inizia con la scuola dell’obbligo: una buona scuola, ma che è giusto voler migliorare anche sperimentando nuove proposte, sia quella dipartimentale che quella commissionale. Pace se costa qualche copeco in più e se – ironia della sorte – i primainostristi non la votano.

Va poi affrontato il cantiere dell’orientamento, anche per demolire l’idea (fallace) che il liceo è la sola strada verso un posto di lavoro (anzi). Il servizio negli anni ha compiuto dei decisi passi in avanti, aprendosi. Questa è la via sulla quale puntare: ricordiamo la nostra iniziativa – accolta – per integrare anche le organizzazioni del mondo del lavoro nelle attività di orientamento e l’opposizione – riuscita – all’introduzione dell’accesso diretto, dopo la scuola dell’obbligo, a qualsiasi formazione del secondario. Nell’attesa della realizzazione anche in Ticino di una Città dei mestieri, l’invito è a fare una capatina a Espoprofessioni che si terrà la settimana prossima a Lugano. Anche perché – in un mondo in cui il 65% dei giovani che oggi iniziano una formazione da adulto svolgerà un mestiere che oggi ancora non esiste – il tema della formazione continua sarà sempre più centrale: occorre in questo senso coordinare e sviluppare l’offerta sul territorio. Evitando, se possibile, gli autogoal, come ad esempio la nuova Legge sull’edilizia posta in consultazione dal Dipartimento del Territorio che limita la direzione lavori a ingegneri e architetti, tagliando di fatto fuori alcune formazioni duali di SUPSI e Scuole Specializzate Superiori…

*Editoriale Opinione liberale

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Riconfermato alla Presidenza del Locarnese liberale radicale

Distretto PLR Locarno – Comunicato stampa del 23 febbraio 2018

Giovedì sera 22 febbraio – sotto la direzione del Presidente del giorno Graziano Crugnola, deputato al Gran Consiglio da poco trasferitosi a Tenero-Contra – si è svolta l’assemblea ordinaria del Distretto PLR di Locarno. Oltre al bilancio dell’attività del Distretto da parte del Presidente Nicola Pini e all’approvazione dei conti, all’ordine del giorno vi era anche il rinnovo delle cariche distrettuali. Alla Presidenza è stato riconfermato il Gran Consigliere Nicola Pini, alla testa del locarnese liberale radicale dal 2010, mentre Dante Pollini di Minusio sostituisce Sara Guerra – dimissionaria per ragioni professionali – quale segretario generale. A completare il Consiglio distrettuale – oltre ai membri di diritto quali i Deputati locarnesi al Gran Consiglio e all’Assemblea federale – sono invece stati riconfermati o nominati Aldo Merlini (Ascona), Dao Nguyen-Quang (Muralto), Rolando Hofer (Brissago), Fausto Castiglione (Locarno), Sara Krid Ambrosini (Losone), Gabriele Jelmolini (Brione s/Minusio), Silvano Giannini (Orselina), Maria Pia Lupi (Gordola), Michele Sussigan (Gambarogno), Cristiano Terribilini (Onsernone), Linda Galgiani (Terre di Pedemonte), Matija Terzic e Alessandro Spano (GLR), Miryem Malas (La Scuola) e Alain Scherrer (rappresentante dei Sindaci).

Per quanto riguarda le sfide future sulle quali si concentrerà il Distretto, il Presidente ha segnalato non solo la preparazione delle prossime elezioni cantonali – anche attraverso la quarta edizione del Workshop del Locarnese, questa volta previsto su due mattinate (21 aprile e 8 settembre) con l’intento di giungere all’elaborazione di proposte concrete e condivise – ma anche delle prossime votazioni popolari riferite al Progetto di Parco Nazionale del Locarnese e all’aggregazione della Verzasca.

Al termine dei lavori assembleari il Presidente distrettuale Nicola Pini ha poi colto l’occasione per salutare e ringraziare per l’impegno profuso e il lavoro svolto Antonio Ferriroli, dal 2012 apprezzato e competente sindaco di Brione sopra Minusio, il quale ha lasciato la carica alla fine del 2017. Presente anche Emilio Pozzi, candidato al Municipio in sostituzione di Ferriroli, che ha incassato l’incoraggiamento e il sostegno – con un fragoroso applauso – dei molti liberali radicali presenti.

Leggi l’articolo apparso su La Regione: Distretto Plr, confermato Pini

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Potenziato il trasporto pubblico del Locarnese

Proprio qui, avete presente? Dal 2020 passeranno i bus della nuova linea diretta di trasporto pubblico Ascona – Locarno. Qui accanto ci sarà invece una nuova passerella ciclopedonale. Oggi infatti il Gran Consiglio ha approvato il mio rapporto commissionale e dato così il via libera a questo importante potenziamento del trasporto pubblico nel Locarnese all’apertura della Galleria del Ceneri di Alptransit.

Leggi il mio rapporto commissionale

Leggi l’articolo su La Regione: Mobilità, un cambio di marcia

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No Billag – No Svizzera – No Cinema

Sono molti gli argomenti che mi portano ad oppormi con convinzione alla scellerata iniziativa No Billag – alla quale come Giovani liberali radicali ticinesi ci eravamo peraltro opposti, come unica sezione cantonale del movimento giovanile nazionale, già al momento del lancio. Tanti argomenti, dicevo, sviscerati da molti (fortunatamente). Mi limito quindi qui a ribadirne due, quelli che forse mi sono più cari.

1) No Billag = No Svizzera

L’informazione di servizio servizio pubblico è un fondamento indispensabile della democrazia svizzera e della coesione sociale e nazionale. Non solo perché come minoranza di cultura e lingua italiana il sistema attuale ci garantisce di avere una voce (per nulla scontata) in Svizzera; non solo perché il servizio pubblico ci permette di ricorrere a un’autorità indipendente di ricorso che potrà se del caso darci ragione, ma soprattutto perché nel tempo delle fake news create ad arte per guadagnare o influenzare, degli algoritmi che ci portano a leggere solo le notizie più vicine alla nostra area di pensiero e dei social network in cui i fatti sono sempre più commento, la società ha più che mai bisogno di un’informazione diversificata, seria, approfondita, contestualizzata e il più possibile sopra le parti.

2) No Billag = No Cinema

Cosa succederebbe al cinema se passasse l’iniziativa No Billag? Il mondo dell’audiovisivo locale e nazionale sarebbe molto indebolito – meno competenze e posti di lavoro, taglio del 50% dei fondi per le realizzazioni, perdita di attrattiva per le produzioni estere – compromettendo così un importante vettore di sviluppo economico sul quale il Ticino sta puntando (dalla Ticino Film Commission al Locarno Festival, passando dal Palacinema, il Cisa e tutto il resto). Con la cultura si mangia, si vive, si cresce.

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Supplenza SM

A scuola!

Dopo aver ascoltato direttori e docenti, grazie a un’amica sono tornato io a scuola, con una supplenza alle scuole medie per sentire, annusare, toccare la scuola di oggi. Perché per me fare politica significa comprendere, ascoltare e camminare qualche metro nelle scarpe degli altri prima di formarmi un’opinione. È stata un’esperienza intensa che mi ha messo alla prova (la mitologia greca era un po’ arrugginita😱), che mi ha portato a dare lezioni e a impararne a mia volta: per quanto complesso e variegato, il mondo della scuola ha bisogno che tutti i suoi attori continuino a parlarsi per costruire insieme un sistema abbastanza solido per dare ai nostri ragazzi tutti gli strumenti necessari per navigare nel mare della vita. Lunedì un altro banco…quello del Gran Consiglio 🔴🔵 Buon fine settimana

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Foto paternità gas

Più conciliabilità lavoro e famiglia nell’ente pubblico

Cosa auguri ai neo-genitori? “Auguro la fortuna di avere le risorse e le condizioni personali e professionali per poter godere appieno di questi momenti speciali e irripetibili“: firmato oggi all’unanimità dalla Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio un mio rapporto su un’iniziativa parlamentare di Raffaella Martinelli Peter (ripresa da Milena Garobbio) con una serie di proposte concrete affinché lavoro e famiglia siano più conciliabili nell’ente pubblico. Perché l’impegno per una migliore conciliabilità tra lavoro e famiglia non è più una lotta di un genere, le donne, ma di tutta una generazione, la nostra.

Maggiori informazioni:

* Credito fotografico al portale GAS

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Gran Consiglio vuoto

Aspettateci fuori, ma sempre!

Durante l’ultima seduta di Gran Consiglio, quando in discussione vi era l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta relativa al discusso caso Argo1, un folto gruppo di cittadini si è presentato per qualche decina di minuti sulle tribune dell’aula parlamentare armato di una serie di cartelloni raffiguranti dei grandi occhi. Il messaggio era chiaro: vi osserviamo. Altrettanto chiaro il titolo della manifestazione: Vi aspettiamo fuori. Non ho né condiviso né condannato l’iniziativa perché non ho nessun problema nell’essere osservato nella mia azione politica. Anzi: credo sia – e debba essere – la regola. Sostengo fortemente il principio dell’accountability, splendido termine e concetto anglosassone che esprime il dovere di spiegare cosa è stato fatto da parte dell’eletto e il diritto di premiare o sanzionare da parte dell’elettore (in italiano lo tradurremmo con rendere conto). In molti paesi del mondo, per dare un segnale di trasparenza, si è ricorsi a soluzioni architettoniche esemplari o accattivanti come le finestre a forma di uomo del parlamento scozzese o la cupola di vetro del Reichstag in Germania. In Ticino, al di là delle vetrate e del libero accesso delle tribune a Palazzo delle Orsoline, gli strumenti per garantire la completa trasparenza del lavoro del Gran Consiglio fortunatamente non mancano: non solo le sedute sono pubbliche e trasmesse in diretta sul sito del Cantone, ma lì è reperibile tutta la documentazione su ogni trattanda per una verifica prima dei dibattiti ma anche a posteriori, valutando presenze e assenze, dichiarazioni, voti favorevoli e contrari di ogni singolo Deputato. Io mi impegno in questo senso: nel mio piccolo – sul mio sito, sui social e anche sfruttando la Tribuna del Gran Consiglio su Opinione liberale, nella quale stilo un bilancio della mia attività parlamentare – cerco proprio di rendere conto del mio lavoro in Commissione e in Gran Consiglio.

Benvenuti quindi i cittadini alle tribune, fisiche o virtuali! Ma dagli stessi cittadini – in particolare quelli accorsi lunedì scorso – pretendo però che si impegnino a seguirci sempre e non solo quando sentono l’odore del sangue, dello scandalo, dell’inquisizione (in questo caso sicuramente non santa). Mi è dunque dispiaciuto – votata la Commissione e superate le 19.00 – vederli partire velocemente con i loro occhi giganti (alcuni gettati un po’ poco elegantemente in sala durante i lavori), invece di marcare presenza anche nell’ora successiva, quando abbiamo affrontato temi forse meno roboanti e spettacolari, ma altrettanto importanti. Ad esempio 5 milioni di opere di canalizzazione e di depurazione delle acque luride a favore di 40 Comuni (dal 1974 al 2016 sono stati stanziati ben 336 milioni di franchi corrispondenti a un volume d’investimento di quasi 1.2 miliardi per la realizzazione di opere di smaltimento delle acque!). O ancora un progetto integrale nel comprensorio boschivo del bacino del fiume Cassarate (368 ettari) con lo stanziamento di un credito di altri 5 milioni, per una spesa complessiva cantonale e federale di quasi 8 milioni (periodo 2018-2032). O ancora il risanamento della rete stradale d’interesse agricolo nel Comune di Acquarossa con la concessione di un credito di oltre 1.5 milioni quale contributo per i lavori. E non è un caso che in due oggetti su tre, a fungere da relatori, siano dei deputati liberali radicali, Fabio Schnellmann e Giorgio Pellanda. Ribadiamolo: la parte più importante della politica – e quella che mi piace di più – è quella che si vede di meno e che da più risultati. PLR: Passione, Lavoro, Risultati. Risultati che purtroppo non sempre interessano quanto meritano, perché ad attirare l’attenzione – anche dei media, purtroppo – sono gli scontri in aula, non quando si arriva in plenum con un rapporto unico, sottoscritto da tutti o quasi e frutto di un lavoro di approfondimento e condivisione ben fatto. Io ci sto quindi, care Cittadine e cari Cittadini, osservateci e aspettateci fuori, ma fatelo sempre.

* Editoriale apparso oggi su Opinione liberale

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