PLR 1975

L’addio dei giganti – Ciao Peo (e non solo)

Non so se chi legge conosce “Il Trono di Spade”, serie televisiva fantastica in cui uomini e donne si contendono il trono dei Sette Regni aiutati da svariate creature. Fra queste ci sono i giganti, creature mastodontiche che si muovono lente ma con potenza, spesso dalle seconde file, pur essendo dei combattenti nati e spesso decisivi con un sol colpo. A differenza dei draghi i giganti però esistono e purtroppo, negli ultimi mesi, ne abbiamo persi alcuni nel nostro partito, nel nostro Cantone. Persone dal grande carisma, navigati signori della cosa pubblica, menti pensanti e brillanti, uomini che non avevano paura né della vita né delle idee; politici intelligenti, colti e arguti, capaci di coniugare principi solidi con capacità di dialogo e concretezza, dall’intesa di sinistra all’interpartitica. Con personalità e modi di fare anche molto diversi, a volte confrontandosi duramente tra loro, erano da tempo impegnati per rendere migliore il nostro Paese: più prospero, più moderno, più giusto e più vicino ai cittadini. In tempi molto distanti da quelli odierni hanno affrontato alcune delle sfide che ancora oggi ci impegnano: il lavoro, la giustizia e i rapporti con l’estero, per esempio. Le loro impronte sono innumerevoli e hanno permesso a chi è venuto dopo di loro di vivere una situazione che, per quanto difficile, è ancora privilegiata. Giganti che hanno compiuto scelte impegnative e coraggiose, che quando avevano meno di quarant’anni avevano già deciso di servire la collettività con l’ambizione di fare la differenza, per cui la cultura politica era un pregio e non un difetto; persone a cui è anche capitato di perdere ma a cui il più delle volte il tempo ha dato ragione.

Se quando ho scelto il partito in cui impegnarmi non ho avuto alcuna esitazione è stato anche per questi giganti, che allora guardavo da lontano (da cittadino e da studente in storia) e che poi ho conosciuto (da politico). Conoscerli non mi ha deluso, bensì sorpreso. Negli anni non hanno mai lesinato consigli, precisazioni e anche qualche – giusta – tirata d’orecchio, quando con una telefonata o una nota scritta a mano e recapitata a casa sapevano sempre ricordarmi il valore dell’umiltà e degli ideali. Essendo enormi, i giganti con il loro essere toccano le vite di tante persone e ognuno ha i suoi ricordi e i suoi aneddoti (troppo pochi per me, benché intensissimi; un po’ per timore reverenziale e un po’ per paura di disturbare ho passato con loro meno tempo e ho posto meno domande di quelle che avrei voluto, purtroppo). Mancheranno, a tutti noi, i giganti.

In occasione del recente funerale di uno di questi giganti, suo figlio ha raccontato commosso che, in fondo, non era poi così grave se suo papà in vita – nonostante propositi e solleciti – non avesse avuto modo di scrivere le sue memorie, perché i suoi insegnamenti, la sua apertura e il suo senso della giustizia erano stati assorbiti, erano nei figli e negli amici che lo avevano conosciuto. Ed è vero. Non penso ci possano vedere, sentire, men che meno leggere, oggi, questi giganti, ma se potessero farlo beh, spero possano capire che hanno trasmesso a tante persone, a tanti giovani, la voglia di impegnarsi per gli ideali di libertà, responsabilità, solidarietà e giustizia. Certo, in un mondo completamente diverso dal loro, ma che non per questo ha meno bisogno di loro.

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Bellinzona: riunione commissione della gestione

Collegamento A2-A13 in galleria e utilizzo del materiale di scavo: quali opportunità per il Locarnese?

Da tempo si discute del collegamento veloce A2-A13 per il Locarnese, una necessità e un’urgenza per tutta la regione. È attualmente in corso di elaborazione e consultazione il progetto definitivo – finanziato dal Cantone – del nuovo collegamento in galleria da sottoporre alla Confederazione nella speranza che l’infrastruttura possa poi essere finanziata nell’ambito del FOSTRA, il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato(il costo complessivo dell’opera è stimata a CHF 1’456’000’000).

Tale progetto – denominato “Bozza verde” – presenta una lunghezza complessiva di circa 11 chilometri, 8 dei quali in galleria (all’altezza di Quartino il tracciato si innesta in galleria per circa 7 km fino a raggiungere, aggirando gli agglomerati di Contone e Cadenazzo, il semisvincolo di S. Antonino; dopo un breve tratto a cielo aperto, il tracciato si innesta nuovamente in sotterraneo per circa 1 km, grazie alla realizzazione di una galleria artificiale al di sotto dell’attuale strada cantonale, fino a raggiungere lo svincolo di Bellinzona Sud, garantendo quindi il collegamento con l’A2). La realizzazione dell’opera in sotterranea genererà evidentemente del materiale del scavo che andrà smaltito, meglio ancora riutilizzato per generare nuove opportunità paesaggistiche e territoriali, come avvenuto – grazie alla lungimiranza di Comune, Cantone e Confederazione – con la prospettata riqualifica del fondovalle di Airolo nell’ambito dei lavori di risanamento della galleria autostradale del San Gottardo (con un contributo cantonale a fondo perso di CHF 50’000’000).

Vale dunque la pena chinarsi per tempo e seriamente sulle opportunità che l’auspicata e attesa realizzazione del tracciato in galleria genererà. Ad esempio, si potrebbe approfondire la possibilità di sistemare il lungolago di Locarno-Muralto, con l’allargamento della passeggiata e dei giardini che da Locarno si snodano lungo il Verbano fino a Mappo; tratta già bellissima ma parecchio congestionata e caratterizzata da una difficile convivenza fra pedoni e ciclisti (passeggiata di Rivapiana che peraltro era già stata allargata, e la stradina rialzata, tramite degli inerti agli inizi degli anni Settanta). Si potrebbe eventualmente anche valutare la possibilità di allargare la zona del debarcadero a Locarno con l’intento migliorare la situazione viaria di quel tratto. Altre ipotesi non sono evidentemente da escludere, ma vanno ugualmente identificate, approfondite e valutate tecnicamente e politicamente.

Date queste premesse i sottoscritti deputati – convinti dell’importanza sia di immaginare per tempo varie alternative sia di sfruttare positivamente le opportunità che potrebbero crearsi – formulano al lodevole Consiglio di Stato le seguenti domande.

  • Vi sono già delle riflessioni in merito all’utilizzo del materiale di scavo derivante dall’auspicata realizzazione della galleria?
  • Se sì, quali sono?
  • Se no, non ritiene il Consiglio di Stato importante valutare per tempo le opportunità che potrebbero crearsi per l’utilizzo del materiale di scavo, così come fatto con lungimiranza per la riqualifica del fondovalle di Airolo?
  • Come valuta il Consiglio di Stato l’idea di utilizzare il materiale ad esempio per allargare il lungolago da Locarno fino a Mappo?
  • A mente del Consiglio di Stato vi sono altre idee da approfondire – tecnicamente e politicamente – per riutilizzare il materiale di scavo?

Nicola Pini – Bruno Buzzini – Claudio Franscella – Milena Garobbio

* Interrogazione parlamentare inoltrata oggi al Consiglio di Stato

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